DKW (Auto Union), un’imperatrice per ambasciatore

C’era una volta una giovane attrice che sarebbe diventata l’indimenticabile Sissi e l’ambasciatrice di un noto marchio automobilistico: DKW, soprannominato Das Kleine Wunder (la piccola meraviglia).

[eltdf_dropcaps type=”normal” color=”” background_color=””]L'[/eltdf_dropcaps] attrice Romy Schneider non era ancora nata quando l’ingegnere danese Jörgen Skafte Rasmussen aprì le porte della sua azienda nel 1917. Il marchio produce quindi motociclette e automobili per la classe operaia.

Alla fine degli anni ’20, il modello emblematico era la P15, vettura prodotta in versione roadster e cabriolet animata da una meccanica strepitosa. Era un motore a 2 tempi, 3 cilindri, chiamato “3 = 6”. Questo curioso nome si basava sulla potenza del motore che era pari a quella di un 6 cilindri 4 tempi (circa 30 cavalli). Un modo indiretto per dire ai suoi concorrenti che non è il numero di cilindri a fare la potenza.

L’inizio degli anni ’30 fu particolarmente difficile per i produttori tedeschi. DKW, Audi, Wanderer e Horch producono auto molto diverse, dalle semplicistiche DKW alle limousine Horch. Sotto la pressione delle banche, i 4 marchi accettarono di fondersi nel 1932 per diventare “Auto Union”. Un logo composto da 4 anelli intrecciati suggellerebbe definitivamente questa associazione preservando l’identità di ciascuno dei marchi. Questo logo, lo sapete certo, è oggi quello dell’Audi, l’unico sopravvissuto a questa avventura e che tornerà in attività nel 1964 sotto la protezione della Volkswagen.

Romy Schneider incarna freschezza, giovinezza, eleganza e bellezza.

Ma torniamo agli anni Cinquanta, al 1955 più precisamente, quando la giovane attrice Romy Schneider, allora diciassettenne, irruppe sullo schermo nel ruolo di Sissi. Allo stesso tempo, DKW cerca di ringiovanire la propria immagine. Romy Schneider incarna freschezza, giovinezza, eleganza e bellezza, sembra perfetta per interpretare il proprio ruolo di giovane donna attiva e indipendente al volante di una DKW, ovviamente! Poserà molte volte in compagnia di questo amichevole tedesco e apparirà anche allo stand del produttore al Salone di Francoforte nel 1957. Ma nonostante gli sforzi di Romy, l’azienda DKW pose fine alla sua attività nel 1966.

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