Stirling Moss, Jackie Stewart, John Surtees e James Hunt hanno lasciato il segno ognuno a modo suo.
[eltdf_dropcaps type=”normal” color=”” background_color=”«” »]N[/eltdf_dropcaps] ella disciplina regina del motorsport, la Formula 1, questi quattro nomi sono incisi per sempre. La loro carriera ha avuto luogo in tempi commemorativi, quando la copertura mediatica non era quella del nostro 21° secolo. Era necessario costruire una carriera gara dopo gara in F3, F2 per poi accedere alla F1, con pochi mezzi, e soprattutto una voglia sovrumana di vincere. E partecipa anche a gare di resistenza, rally o eventi di pilotaggio in slalom o in salita.
Questa squadra d’assi era multidisciplinare!
Rimane nella memoria di tutti.
John Surtees
È l’eccezione tra gli eccezionali. John Surtees è l’unico pilota a vincere il titolo mondiale nella classe regina su due e quattro ruote. Un pilota molto completo. Guida la Cooper Climax, Lola prima di entrare in Ferrari nel 1963 sulla 156. Lui diventa
Campione del mondo di F1 nel 1964 davanti a Hill dopo una finale caldissima. Vice-campione del mondo nel 1966, partecipò alla sua ultima gara nel 1972 prima di diventare anche team manager fino al 1978. È morto nel 2017 all’età di 83 anni
James, John, Stirling, Jackie
Muschio Stirling
Porta il titolo di Sir Stirling Moss, spesso soprannominato il “Campione senza corona”, non fu Campione del Mondo di F1, fallendo di poco nel 1955, 1956 e 1957 dietro l’intoccabile Fangio. A partire dall’età di 18 anni su una BMW 328, è rimasto a lungo fedele ai team inglesi di seconda categoria alla guida di HWM, BRM, ERA, Cooper-Alta e Connaught. Passando poi al volante di Maserati, Mercedes, Cooper, Lotus, Ferguson 4×4 e Vanwall, dà il meglio di sé. Ha vinto 16 vittorie in 66 GP fino al suo incidente nel 1962. Partecipò a 10 edizioni della 24 Ore di Le Mans e vinse la Mille-Miglia del 1955 con Denis Jenkinson su una Mercedes 300 SLR W 196 numero 722, alla delirante media di 157 km/h! Morì all’età di 90 anni il 12 aprile.
Jackie Stewart
Più popolare, Jackie Stewart, berretto scozzese avvitato in testa, visse a lungo in Svizzera. Ha segnato la F1 dal 1965 al 1973. Ha vinto tre titoli mondiali, 1969, 1971 e 1973 e ha vinto 27 gare. Concluse la sua carriera alla vigilia del suo centesimo Gran Premio, il 6 ottobre 1973, dopo aver già vinto il suo terzo titolo mondiale. Sconvolto dall’incidente mortale del suo compagno di squadra e amico François Cevert lo stesso giorno durante i test, è tornato nel mondo della F1 come capo squadra con suo figlio Paul nel 1997. È il decano dei campioni del mondo di F1.
Giacomo caccia
La leggenda di James Hunt, classe 1947, riguarda tanto il suo talento quanto il suo aspetto e la sua rivalità con Niki Lauda. È anche protagonista di un magnifico film in cui i due incompatibili avversari combattono come marmocchi, distanti sia nel fisico che nella filosofia e nel modo di vivere.
Morto prematuramente di infarto nel 1993, ha guidato in F1 dal 1973 al 1979. Campione del mondo nel 1976, è rimasto famoso per i suoi abiti trasandati e il suo gusto per le feste che ha sublimato all’interno del team Hesketh Racing. Guiderà quindi per McLaren e Wolf. Colpito nel 1978 dalla morte di Ronnie Peterson. Ha lasciato la F1 a Monaco durante la stagione nel 1979 ed è diventato un popolare consulente per la BBC. Ha 10 vittorie in F1.