TAG Heuer X Porsche, un sindacato ufficiale

La creazione del nuovo orologio TAG Heuer Carrera Porsche Chronograph segna il primo passo di una partnership globale tra questi due marchi iconici.

[eltdf_dropcaps type=”normal” color=”” background_color=””]Dalla[/eltdf_dropcaps] sua nascita ad oggi, “Carrera” evoca l’emozione delle corse. Questo nome ora simboleggia anche l’unione di due case che hanno lavorato per il suo splendore, condividendo una storia comune di innovazione e corse automobilistiche.

UNO STILE CON MOLTEPLICI strizzatine d’occhio

Il TAG Heuer Carrera Porsche Chronograph è una sapiente miscela dello stile delle due case, combinando numerosi riferimenti ai codici Porsche e TAG Heuer nella forma, nel carattere e nel colore. Apprezzeremo in particolare un effetto asfalto sul quadrante, creato appositamente per questo orologio che esprime la passione comune dei due marchi per la strada. Per quanto riguarda il cuore della bellezza, è il Calibro Heuer 02, degno discendente del rivoluzionario Calibro 11 creato nel 1969 da Jack Heuer e che fu allora il primo cronografo automatico al mondo. D’ora in poi, questo meccanismo consente una camminata di 80 ore in autonomia. Quanto alla massa oscillante, riprende le forme caratteristiche del volante Porsche, il cui nome è elegantemente inciso sulla lunetta in ceramica, come una firma che si unisce a quella di TAG Heuer.

UNA STORIA CON RADICI COMUNI

Nota per la sua estrema pericolosità, la “Carrera Panamericana” è stata una gara di durata di 3300 km che si snodava attraverso il Messico. Bandito nel 1954, è comunque rimasto leggendario nella mente delle persone e ha ispirato Jack Heuer quando ha battezzato il primo cronografo Carrera nel 1963. Pochi anni dopo, anche Porsche rese omaggio a questa gara presentando la sua 911 Carrera. Ed è proprio lo svizzero Jo Siffert, uno dei più grandi piloti degli anni Sessanta, il portabandiera dei due marchi. Amico di Ferry Porsche e vicino a Jack Heuer, guidava una Porsche 907 da endurance e indossava un cronografo Heuer al polso. Il successo c’era anche, visto che vinse le vittorie alla 24 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring nel 1968. Questa nuova collaborazione viene quindi annunciata sotto i migliori auspici e suggerisce nuovi modelli eccezionali, sulla stessa linea di questo cronografo che suggella questa unione tra le due leggende.

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